Con la serie di immagini raccolte all’interno di Samos (di parole scelte al volo) gli abitanti e ai nativi dell’isola di Samos vengono raccontati attraverso un sintetico accostamento tra immagini e parole.
Un’immagine che funzioni come un ritratto, che sostituisca il volto del soggetto. Una sola parola, la prima che viene in mente a ciascuno di loro riguardo al tema dei migranti.
È impossibile non chiedersi come gli abitanti dell’isola vivano quella che, passati più di due anni, ha cessato di essere un’emergenza e è diventata, per tutti, la norma. La realtà dell’hotspot, a pochi passi dal centro di Vathi, occupa oggi un’importante parte della quotidianità di chi, su quest’isola, è nato, lavora, vive.