L’obiettivo di questo workshop è di produrre vere e proprie opere realizzate dai migranti, attraverso un percorso di progettazione condiviso.

Il dialogo è fondamentale: partendo dai racconti di ognuno di loro, dalla vita nei paesi d’origine, al viaggio, alla situazione attuale, individuiamo le loro necessità espressive a cui dar forma attraverso l’uso dell’immagine.
Insieme, si decide il soggetto e il metodo di realizzazione, arrivando alla finalizzazione.
Queste immagini documentano il lavoro di Ahmad, Maestro di Karate: attraverso un video, dal titolo Vathi Sporting Club, ha voluto rappresentare il dissidio fra ciò che è e ciò che gli viene concesso di fare a causa della sua condizione di migrante. Sull’asfalto di un parcheggio, ci propone i suoi movimenti così come li avrebbe eseguiti in una palestra di Sulymanyya, la sua città, lasciandosi gradualmente andare verso la frustrazione e l’errore.
“Che importanza può avere il mio talento in una situazione come questa?”
