ISTANTANEE DA MACROCHORAFO

Istantanee da Macrochorafo

Rahf è nata sei anni fa in Iraq. Oggi vive a Samos con la mamma Sheima, il papà e il fratello gemello in una tenda fuori dall’hotspot. I suoi genitori sono in attesa di capire se troveranno un posto all’interno dell’hotspot o sulla terraferma.

Rahf ci osserva, non parla inglese ed è incuriosita dalle macchine fotografiche, vuol capire come funzionano per scattare foto a sua madre e suo fratello.

Quando torniamo a trovarla ci accoglie gridando camera camera camera.

ISTANTANEE DA MACROCHORAFO

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Quando arriva in spiaggia, macchina fotografica a tracolla, tutti vogliono farsi fare una foto. Indossa occhiali da sole come i nostri e non subito capiamo che è, anche lui, un rifugiato.
Preconcetti e stereotipi, anche se non vorremmo, spesso ci precedono di qualche passo.

Ci avviciniamo e ci rivolgiamo a lui: “Are you a photographer?”

“I like to record. Everything.”

ISTANTANEE DA MACROCHORAFO

Istantanee da Macrochorafo

I due fratelli iracheni incontrati al parco vivono al campo di Vathi. Anzi, all’esterno della recinzione: nell’hotspot di Samos non c’è più spazio, il numero di persone che in questo momento sono ospitate al suo interno supera di due volte la sua reale capienza. Chi è arrivato sull’isola nelle ultime due settimane deve inventarsi giacigli di fortuna, posizionando tende, teli e asciugamani nei pochi spazi rimasti liberi nei dintorni del campo.

ISTANTANEE DA MACROCHORAFO

Istantanee da Macrochorafo

Rahmat ha 17 anni ed è nato in Afghanistan.

Nell’hotspot, i suoi amici lo hanno soprannominato Bruce Lee, a causa della sua passione per il kickboxing.

Non gli piacciono i piercing, né gli orecchini.

Se qualcuno gli chiede dove vorrebbe andare, se potesse scegliere, lui risponde: in Inghilterra.

Ce ne siamo stati in spiaggia a Vathi, seduti sui sassi, ascoltando Another Brick in the Wall dei Pink Floyd.

Rahmat was born in Afghanistan 17 years ago. 

The nickname his friends have gave him is Bruce Lee: because of his passion for the kickboxing.

He doesn’t like piercing. 

If you ask him where he would like to go, he will ask England.

 

ISTANTANEE DA MACROCHORAFO

 

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I bambini del Paradise Hotel vivono sospesi in una particolare dimensione, ospiti all’interno di un hotel che continua a svolgere la sua attività, ricevendo turisti in vacanza a Samos. Una parte dell’albergo è destinata alle attività per i bambini in vacanza e un’altra ai migranti.

Quando scattiamo loro una foto, si mettono in posa e ci chiedono se si vede il mare.

The children of Paradise Hotel are living hanging in a particular dimension: their are refugees guests in the hotel as the tourists going there just for vacation. The hotel is divided in two areas: one it’s for the children of the people there for holidays; the other it’s for the kids of the refugees staying there. 

Every time we take a photo of them, they ask us if the sea is visible in the background. 

Istantanee da Macrochorafo

Sayman ha 4 anni, festeggiati a Samos con una torta e alcuni palloncini colorati. È nato in Iran. Vive insieme alla madre, Sanaz, nel campo di Vathy. Lei mi racconta di aver comprato una bambola, quando ha scoperto di essere incinta. Durante la gravidanza immaginava suo figlio guardando il viso del giocattolo.

Sayman ha gli stessi occhi azzurri e le guance tonde della bambola di Sanaz.

Sayman is a 4 years old child. He has celebrated his birthday in Samos with a cake and few balloons. He was born in Iran. He is living with his mother, Sanaz, in the hotspot. She told me that when she was pregnant she has bought a doll and during the pregnancy she used too look at the doll imagining the face of his son. 

Sayman has the same blu eyes and the same cheeks of the doll of Sanaz.

 

Istantanee da Macrochorafo

Istantanee

 

Nell’antica Grecia xenia  (ξενίαxenía) riassume il concetto dell’ospitalità e il significato di accoglienza dello straniero: è fondata sulla mutua assistenza e presuppone uno scambio reciproco di doni.

Il progetto Istantanee cerca in modo analogo una relazione e uno scambio attraverso l’immagine.

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Istantanee da Macrochorafo

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F. è algerina e fa parte di una delle quattro famiglie che vivono al Macrochorafo. La situazione è decisamente più agevole rispetto che all’interno del campo. Tuttavia, la distanza dalla città impedisce alle famiglie che vivono lì di uscire, costringendoli per la maggior parte del tempo all’interno delle mura domestiche.

Istantanee da Macrochorafo

Macrochorafo è una casa, a qualche chilometro di distanza dal centro di Vathy, dove vivono quattro famiglie che sono arrivate a Samos circa sette settimane fa. Non riuscendo a raggiungere a piedi il centro del paese, dove si svolgono le attività, alcuni tra i volontari  hanno deciso di recarsi ogni mattina a trovare chi vi risiede per intrattenere i bambini e lasciare agli adulti qualche momento di decompressione. In tutto a Macro ci sono più di 10 bambini di età inferiore ai sei anni.

Oggi abbiamo accompagnato i volontari e lasciato a ogni famiglia un ritratto.

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Macrochorafo it’s a country house not so far from Vathy. In this house there are four families of refugees arrived in Samos seven weeks ago.

For the migrants living there it’s very difficult to reach Vathy city center, where there are all the activities, for this reason some of the volunteers started to go to Macrochorafo every morning in order to entertain the children and give the possibility to the adults to have some rest.

Today we went to Macro with the volunteers and we have left a portrait to every family.